State pianificando un viaggio on the road in Nuova Zelanda?
Ecco una piccola guida pratica con alcuni consigli per organizzare al meglio il vostro viaggio nella fantastica Terra di Mezzo!
Se non siete esperti in viaggi avventura o semplicemente non vi sentite sicuri su cosa fare prima e dopo l’arrivo in Nuova Zelanda, ecco alcune linee guida che vi aiuteranno a pianificare il viaggio nel migliore dei modi.
1. Visto e arrivo;
2. Dove stare;
3. Burocrazia (Conto in banca e IRD);
4. Mezzo di trasporto;
5. Con chi viaggiare;
6. Applicazioni per il telefono

1. Visto e arrivo:
In Nuova Zelanda, noi Italiani, abbiamo un’ampia scelta di visti, turistici, di studio e di lavoro, in base al livello di skills e esperienza che si possiede
nel settore e la situazione famigliare. Il sito dell’immigrazione neozelandese è molto chiaro e semplice da usare se, ovviamente, conoscete l’inglese (https://www.immigration.govt.nz/new-zealand-visas)
Mi concentrerò principalmente sui visti turistici.
Il visto turistico è on arrival, ossia si riceve gratuitamente il timbro nel passaporto al momento dell’arrivo in terra neozelandese. I presupposti sono i seguenti:
– volete rimanere per non più di tre mesi;
– avete un passaporto valido per almeno sei mesi successivi all’arrivo;
– non potrete lavorare legalmente;
– avete un biglietto di uscita. Se non lo avete perché magari, come spesso capita a me, non avete ancora pianificato il rientro, no worries, ecco qui il travel tip.
Esistono dei siti – io uso sempre One Way Fly – che vi permettono di fare una prenotazione del volo, valida di solito una settimana, che la quale potete imbarcarvi senza problemi. Il biglietto costa tra i dieci e venti Euro, in base alla destinazione. Si tratta in sostanza di un biglietto fake che potete mostrare all’addetto agli imbarchi quando, durante il check in, vi chiedono il biglietto di rientro. Assicuratevi di comprarlo almeno 24 ore prima dell’imbarco, visto che la conferma a volta ci mette un’intera giornata ad arrivare.
Se avete meno di 31 anni e voglia di fare un esperienza lungo termine in Nuova Zelanda, molto probabilmente la via più semplice è quella di richiedere un Working Holiday Visa. Come detto precedentemente il sito dell’immigrazione è molto chiaro e semplice da usare. Dovrete semplicemente creare un account, inserire i vostri dati, pagare (circa 150Euro) e aspettare che vi arrivi il visto nella vostra email.
Veronica e Leo, gli autori del blog Lifeintravel, avevano scritto una piccola guida su come applicare. Se volete darci un’occhiata cliccate qui.
Una volta che avete il vostro visto, potete arrivare tranquilli e sereni nella terra di Mezzo! Fate attenzione a quello che portate però. Date un’occhiata alla carta d’arrivo per sapere quello che potete e non potete portate e/o se lo dovete dichiarare o meno.
I controlli in aeroporto, a volte, possono essere piuttosto scrupolosi (anche se in realtà la maggior parte delle volte gli agenti sono abbastanza gentili e non perdono troppo tempo a controllare ogni singola cosa abbiate in valigia – non credete ai programmi stupidi come Airport Security). Tenete conto, però, che una semplice traccia di terra sulle scarpe importata da un altro Paese potrebbe costarvi NZ$400!

2. Dove stare:
Credo che ormai nessuno di noi abbia problemi a trovare un posto dove dormire mentre si viaggia.
Se si vuole stare qualche settimana per organizzare la lunga permanenza in Nuova Zelanda e si ha un budget limitato consiglio un ostello, Couchsurfing, HelpX o Workaway.com.

3. Burocrazia (Conto in banca e IRD):
Se avete intenzione di lavorare in Nuova Zelanda, dovrete aprire un conto in banca e creare un IRD (Income Revenue Department – una sorta di codice fiscale che vi permetterà di lavorare legalmente). Grazie alla loro flessibilità e semplicità di servizio, io consiglio di farlo presso la KiwiBank.
Dovrete semplicemente presentare il vostro visto, passaporto e indirizzo di residenza, compilare il modulo per la richiesta di apertura conto e IRD, e il gioco è fatto.
Consiglio: per minimizzare i tempi, recatevi presso una filiale residenziale e non nel centro delle grandi città. I tempi di attesa per il processo delle pratiche è molto più breve!

4. Mezzo di trasporto:
Inutile dirlo, il modo migliore per viaggiare in Nuova Zelanda è senza dubbio la bicicletta! 🙂
Se siete interessati ad avventurarvi in un viaggio di questo genere, sempre su Lifeintravel troverete una guida scaricabile gratuitamente in pdf e molti altri articoli sul loro viaggio nella terra di mezzo.
Se invece non ve ne può fregare di meno, e avete intenzione di arrivare con un Working Holiday Visa (il visto che vi permette di viaggiare e lavorare in Nuova Zelanda per un periodo di 12 mesi) – o se comunque volete stare in viaggio per più di un mese – vi consiglio vivamente di comprare un veicolo, che può essere una macchina station wagon , un piccolo o grande van o addirittura un motorhome.
Patente: non date ascolto a chi vi dice che per guidare in Nuova Zelanda ci vuole la patente internazionale. Basta quella italiana, con la quale si può guidare per un periodo di 12 mesi, al termine del quale dovrete uscire e rientrare dal Paese oppure richiedere la patene neozelandese, richiedibile facilmente negli uffici della motorizzazione neozelandese (AA Driver & Vehicle Licensing Agent), presentando la patente originale non scaduta da più di due anni, il modulo apposito e il pagamento di circa NZ$60.
Guida a sinistra: se non avete mai guidato in un paese dove si guida alla sinistra, sapiate che la Nuova Zelanda è uno di questi. Se non avete mai guidato a sinistra don’t panic. Dopo qualche giorno ci prendete la mano. Magari per i primi giorni fate pratica in qualche posto non troppo trafficato.
Dove cercare:
I posti migliori dove trovare macchine e van di seconda mano sono le pagine Facebook, le bacheche degli ostelli o dei supermercati e TradeMe. Al momento i gruppi più famosi su Facebook sono Van NZ buy and sell e Vans/ Campervans Buy Sell & Swap NZ, ma non fermatevi a questi due gruppi, tenete conto che ogni città ha la sua pagina, cosi come tutti i francesi, tedeschi, italiani e latini in Nuova Zelanda hanno la propria pagina privata.
Quando comprarlo:
Il periodo migliore per comprare un mezzo in Nuova Zelanda è tra marzo e Settembre, di conseguenza, il periodo migliore per rivenderlo sarà da Settembre a Marzo. Questo perché la maggior parte dei backpackers che si vogliono comprare una macchina/van per viaggiare – arrivano prima dell’estate (a partire da Ottobre appunto) e vanno via poco prima dell’inverno.
Cosa comprare:
Se comprare un Volkswagen, un van o un motorhome dipende interamente da voi e da quello che state cercando, da quanto comodi volete viaggiare e quanto siete disposti a spendere.
Date un’occhiata ai posti di cui sopra e fatevi un’idea dei prezzi per i rispettivi tipi di macchina. Siate o non siate esperti di motori, i parametri da prendere in considerazione prima dell’acquisto sono:
– WOF (warrant of garanty): è un controllo di sicurezza che viene fatto annualmente per i veicoli immatricolati dopo il 2005 e ogni sei mesi per quelli immatricolati prima del 2005. Vengono controllate diverse parti della macchina, pneumatici, cinture di sicurezza, freni, cinghia motore, sospensioni, eventuale ruggine etc..Se la macchina non passa questo controllo, eventuali riparazioni possono costare un occhio delle testa. Per questo motivo è preferibile sempre comprare un veicolo che abbia passato recentemente il WOF. Se il WOF del veicolo in cui siete interessati scade dopo un mese, chiedete al venditore di fare il WOF e, solo se tutto va bene, compratelo, offrendo di pagare per il servizio (circa NZ$70).
Il posto più economico e semplice dove fare il WOF, è il VTNZ, un centro dove in realtà potete risolvere tutti i punti di cui sotto. I loro uffici sono presenti in quasi tutte le città della Nuova Zelanda. Qui, di solito, si occupano di fare tutti i controlli necessari. Non sono dei veri e propri meccanici che si occupano anche delle riparazioni. Per questo, di solito, vi rimandano da un meccanico o carrozziere. Per questo motivo non hanno secondi fini e sono i più affidabili.
– Pre Purchase Assessment: anche se il veicolo ha passato di recente la WOF, fate fare un controllo da un meccanico per vedere se la macchina, o il van, abbia bisogno di un service (cambio dell’olio, dei filtri, radiatore, se ci son eventuali perdite di olio etc). Molte persone vi diranno che il veicolo è stato “serviced” di recente. In questo casi chiedete le ricevute.
Il service costa di solito intorno ai NZ$70, e vi risparmia un sacco di problemi in seguito.
Se siete degli esperti di motori (non come me) magari potete evitare questo step!
– cambelt: la cinghia motore è una delle parti della macchina più delicate e costose da riparare (circa NZ$1000). Di solito, sul motore i meccanici mettono uno sticker con su scritto a quanti chilometri è consigliabile cambiarla. Vale a dire, non comprate una macchina con 230k km se sullo sticker c’è scritto “due at 235k km”!
– ruota di scorta: assicuratevi che ci sia e che sia in buone condizioni
– crepe nel parabrezza e ruggine:
assicuratevi che non ce ne siano! Molto importante per il WOF! La riparazione non costa tanto, quindi chiedete semmai a chi che ve lo sta vendendo se è disposto a pagarla;
– chilometraggio e anno di costruzione: cercate di comprare un veicolo che non abbia più di 250k chilometri, non solo per una questione di affidabilità ma soprattutto perché è quello che cercano la maggior parte degli acquirenti, nel momento in cui lo rivenderete. Per lo stesso motivo, cercate di evitare di comprare veicoli costruiti prima del 2000.
– REGO: non è altro che il nostro bollo. Ancora non capisco perché molti backpackers si preoccupino della sua validità. Si tratta di una tassa che si paga presso il VTNZ o alle Poste. Costa una sessantina di dollari per sei mesi. Lo potete pagare comodamente anche online. L’importante è che abbiate fatto il cambio di proprietà. Non è di estrema importanza se sta per scadere al momento dell’acquisto.
– test drive:
il van, o la macchina, sarà la vostra casa durante tutto il viaggio assicuratevi che vi ci troviate bene. Andate a farvi un giro per testare la comodità, la potenza del motore, i freni e che le marce non siano troppo dure.
– self-contained:
consiglio vivamente di comprare un veicolo “self-contained”. È una certificazione che si riceve per i veicoli in grado di essere autosufficienti per almeno tre giorni consecutivi e che abbiano determinate caratteristiche, tra cui lavandino, bagno portatile, taniche dell’acqua (acqua potabile e di scarico) e cestino per l’immondizia. Lo consiglio non solo per una questione di comodità ma anche perché nella maggior parte dei campeggi, gratuiti e non, sono permessi solo i veicoli self-contained. Questo certificato ha una validità di quattro anni, quindi assicuratevi che non stia per scadere o che sia autentico (potete trovare tutti i dettagli sul tagliando self-contained sul sito del NZMCA – New Zealand motor caravan Association)- cucina
: è una questione personale. Alcuni vogliono la cucina all’interno, mentre altre persone preferiscono i fornelli da campeggio per poter cucinare sia fuori che dentro, in caso di pioggia. Io personalmente preferisco quest’ultima. Se potete, non solo per questione di comodità ma soprattutto per risparmiare sul gas, comprate un fornello con la bombola di gas ricaricabile, non le bombolette monouso.
Convertire il proprio veicolo:
Se state pianificando di rimanere in Nuova Zelanda per almeno un anno, avete tempo, pazienza, la vocazione per la falegnameria e uno spirito imprenditoriale, potete pensare di costruire il vostro van da zero o convertire la vostra macchina.
Non è complicato come sembra e non c’è bisogno di avere nessuna esperienza nel campo della costruzione. Seguite questi “semplici” passi e non abbiate paura di buttarvi in qualcosa di nuovo!
Fase 1: comprate un van o una macchina da qualche car dealer (sempre seguendo le linee guida che vi ho appena dato) mai usata da nessun backpacker e, se riuscite, cercate di trovare l’affare;
Fase 1: prendete ispirazione su Pinterest;
Fase 2: mettete giù un piano su cosa e come lo volete costruire;
Fase 3: procuratevi un seghetto da traforo (jigsaw) o se volete una sega circolare (circular saw), una levigatrice portatile (sander), trapano (drill), set di cacciaviti, chiavi (screwdriver and allen/hex keys), martello (hammer), sigllante (sealant gun) e per finire chiodi e viti di diverse dimensioni in base allo spesso del legno che comprate.
Mitre10 o Bunnings hanno spesso delle offerte, altrimenti potete chiedere su qualche piattaforma online se potete prendere in prestito alcuni o tutti questi attrezzi. C’è sempre qualche buonanime disposto ad aiutarvi.
Fase 4: fate il calcolo più o meno di quanto legno avete bisogno e compratelo. Di solito tutti usano il compensato – plywood – per via della sua leggerezza, versatilità e economicità.
Fase 5: per far si che sia eleggibile per il certificato self-contained avrete bisogno di :
– 2 taniche di acqua (12L per persona per tre giorni), uno per l’acqua potabile e l’altra per l’acqua di scarico;
– 1 lavandino con sifone collegato a una della taniche per l’acqua di scarico;
– una pompa di evacuazione collegata alla tanica con l’acqua di scarico in caso questa trasbordi;
– un cestino della spazzatura con coperchio;
– un bagno portatile (deve avere una capacità di almeno 3 litri per persona per tre giorni e deve essere utilizzabile all’interno del van con il letto fatto).
Fase 6: decidete se volete farlo con isolamento termico, seconda batteria e cucina interna e comprate tutto il materiale necessario. Ricordate che più optional ci sono più il van avrà valore nel momento in cui lo rivenderete.
Fase 7: mettetevi a lavoro!
Io ho trovato particolarmente utile il sito di Valerio e Giulia, “JustMolla“, che spiegano nel dettaglio tutti gli step per la conversione, dateci uno sguardo!
Certamente vi prenderà tanto tempo e energie, ma vi posso assicurare che è molto gratificante e appagante. In più potete fare i fighi quando incontrate gli altri backpackers e gli potete dire con orgoglio “l’ho fatto io”! Ma soprattutto, se riuscite a minimizzare i costi della materia prima e se lo vendete a Auckland tra Ottobre e Dicembre, vi potete rifare su un sacco di soldi!
Questo ultimo dettaglio è molto importante!

5. Con chi viaggiare:
Travelmates:
Se invece non avete tutto questo tempo a disposizione e/o voglia di imbarcarvi in un acquisto di un veicolo, potete benissimo decidere di andare alla ricerca di compagni di viaggio.
Anche per quest’opzione, i luoghi in cui cercare sono sempre gli stessi:
le pagine Facebook, le bacheche degli ostelli o dei supermercati e TradeMe.
Ci son sempre altri viaggiatori alla ricerca di compagni di viaggio per poter condividere esperienze…anche se la maggior parte delle volte lo fanno per condividere…la benzina! 🙂
In solitaria:
La Nuova Zelanda è uno dei paesi più sicuri al mondo. Che siate uomini, donne, viaggiatori/trici esperti/e o alle prime armi, gay, musulmani/e (beh dire questo il 18 Marzo, tre giorni dopo l’attentato a Christchurch, potrebbe essere un po’ azzardato) o appartenente a qualsiasi altra cultura minoritaria, vi troverete al sicuro in qualsiasi situazione.
A meno che non abbiate veramente voglia di starvene soli per l’intera durata del viaggio perché siete nel bel mezzo di una crisi identitaria e avete bisogno di fare chiarezza con voi stessi, o avete problemi di socializzazione, io consiglio sempre di condividere il viaggio in Nuova Zelanda con qualcun’altro. Ve lo dice uno che di viaggi da soli ne ha fatti parecchi. 🙂
6. Applicazioni per il telefono:
Prima di mettervi in viaggio consiglio di scaricare tre applicazioni che vi renderanno il viaggio molto più semplice.
– MapsME: un applicazione che si può usare anche offline, basta scaricare la mappa della zona che si sta visitando. Questa applicazione è la migliore mappa offline che ci sia al momento in circolazione. Funziona anche da navigatore ed è costantemente aggiornata. Utilissima anche per i percorsi di trekking! Provare per credere.
– CamperMate: questa applicazione vi permette di scoprire tutti i campeggi gratuiti e a pagamento e le strutture ricettive più economiche. E’ la bibbia del viaggiatore in Nuova Zelanda. È un’app interattiva dove gli utenti possono lasciare foto e commenti. Per questo motivo è sempre aggiornata. Scoprirete per esempio se un determinato campeggio è stato chiuso di recente, se son disponibili le docce e i bagni , ricezione del telefono, acqua potabile etc;
Non solo, è un ottimo strumento per scoprire tutti i percorsi di trekking, punti panoramici e le attrazioni turistiche vicine a voi. Insomma, non ve la dovete far mancare!
– WikiCamps: questa app ha la stessa funzione di CamperMate ma non è completa allo stesso modo. È molto conosciuta in Australia ma per la Nuova Zelanda è molto meglio usare CamperMate. Tenetela nel telefono solo perché qui ci son alcuni posti dove campeggiare che su CamperMate non ci sono.
E ora di mettervi in viaggio ragazzi!
Se avete domande o altri consigli scrivetemi pure in privato usando il modulo, su Intagram, Facebook o lasciando un commento qui sotto. E se avete qualche amico che ha intenzione di fare un viaggio in Nuova Zelanda, inviategli questa piccola guida. Sia il vostro amico che il sottoscritto ve ne saranno grati! 🙂
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